SULLE MEDESIME PAROLE DI GIOVANNI (1, 1-14):
" IN PRINCIPIO ERA IL VERBO ", ECC.
1. Mai la nostra predicazione ha trascurato di annunziare che il Signore nostro Gesù Cristo si è fatto uomo per cercare l'uomo che si era perduto e sempre la vostra fede ha ritenuto; proprio lui, il Signore nostro, il quale si è fatto uomo per noi, sempre è stato Dio presso il Padre e sempre sarà, o meglio, sempre è; perché dove non c'è trascorrere di tempo, non esiste il " fu " e il " sarà ". Se di esso infatti si dice " fu ", non è più; se si dice " sarà ", non è ancora ma sempre " è ", perché immancabilmente è, vale a dire, egli è immutabile. Ora il passo iniziale del Vangelo ci rende avvertiti di un grande e divino mistero. Infatti a San Giovanni sfuggì d'impeto questo esordio del Vangelo, perché bevve dal cuore del Signore. Ricordate sicuramente, e vi è stato letto or ora, che proprio san Giovanni Evangelista era reclinato in seno al Signore. Volendo farlo risaltare chiaramente, disse: Sul petto del Signore 1, perché comprendessimo in qual senso avesse detto: In seno al Signore. Ad ogni modo, che pensiamo assorbisse colui che era reclinato sul petto del Signore? Non stiamo a riflettere, ma beviamo abbondantemente; anche noi infatti abbiamo ascoltato poco fa quel che dobbiamo assorbire.
2. In principio era il Verbo e il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio 2. O il rivelare esaltante! O lo sboccare di getto del nutrimento vivo del cuore del Signore: In principio era il Verbo. Perché ricerchi cosa era anteriormente esistente? In principio era il Verbo. Se il Verbo fosse stato creato (non è stato creato il Verbo per mezzo del quale sono state create tutte le cose); se il Verbo fosse stato creato, la Scrittura direbbe: " In principio Dio creò il Verbo ", come dice nella Genesi: In principio Dio creò il cielo e la terra 3. In principio, dunque, Dio non creò il Verbo, perché: In principio era il Verbo. Appunto il Verbo che era in principio, dov'era? Prosegui: E il Verbo era presso Dio. Per l'ascolto consueto di parole di uomini, noi siamo abituati a non dar peso al nome che è proprio della Parola. In questo caso, non ritenere senza valore il termine: " Parola ": Il Verbo era Dio. Questo, cioè il Verbo, in principio era presso Dio. Tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto 4.
3. Dilatate i vostri cuori, sostenete la povertà del nostro discorso. Siate aperti all'ascolto di quel che avrò potuto dire; sia oggetto della vostra riflessione quel che avrò lasciato inespresso. Chi può comprendere la Parola invariabilmente presente? Tutte le nostre parole risuonano e passano. Chi può comprendere la Parola invariabilmente presente se non colui che è immanente a se stesso? Vuoi comprendere la Parola che è invariabilmente presente? Non seguire la corrente della carne. Questa carne è davvero un fiume: è infatti mutevole. Quasi come da occulta sorgente della natura uomini nascono, uomini vivono, uomini muoiono e non sappiamo da dove vengano né dove vadano. Fino a che viene fuori dalla sorgente, l'acqua rimane nascosta; scorre e si fa visibile in fiume, ma di nuovo resta occultata nel mare. Non facciamo conto di questo fiume che sgorga, scorre, non è più; non facciamone conto. Ogni carne è come l'erba e la sua gloria è come un fiore del campo; secca l'erba, appassisce il fiore. Vuoi durare sempre? Ma la parola del nostro Dio dura sempre 5.
4. Ma per venire in nostro soccorso il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi 6. Che significa: Il Verbo si fece carne? L'oro si fece erba. Si fece erba per essere bruciato. L'erba bruciò, ma restò l'oro; neppure nella natura di erba si consumò, ma trasfigurò l'erba. Come operò il mutamento? Lo risuscitò, lo vivificò, lo innalzò fino al cielo, gli fece prendere posto alla destra del Padre. Ma perché si potesse dire: E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi, in breve richiamiamo alla memoria quel che è stato detto in precedenza: Venne fra la sua gente e i suoi non l'hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato il potere di diventare figli di Dio. Diventare, perché non lo erano; egli, invece, in principio era. Dunque: Ha dato il potere di diventare figli di Dio a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati 7. Eccoli nati, in quale che sia l'età secondo la carne; vedete dei neonati, ammirate e rallegratevi. Eccoli nati: ma da Dio sono nati. Matrice materna l'acqua del Battesimo.
5. Nessuno giunga ad una concezione propria di animo meschino e vada richiamando alla mente considerazioni del tutto insignificanti fino a domandarsi: Come può essere che in principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio; tutto è stato fatto per mezzo di lui 8; quand'ecco il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi 9? Ascoltate per quale ragione si fece carne. Certamente a quelli che credono nel suo nome ha dato il potere di diventare figli di Dio. E non siano proprio quelli ai quali ha dato il potere di diventare figli di Dio a ritenere impossibile diventare figli di Dio. Il Verbo si è fatto carne e venne ad abitare in mezzo a noi. Evitate di considerare che sia da più di voi diventare figli di Dio; è per voi che si è fatto Figlio dell'uomo colui che era Figlio di Dio. Se egli stesso, che era da più, si è fatto tale da essere da meno, per il fatto che eravamo da meno, non può fare che possiamo essere da più? Si è abbassato fino a noi e non saliremo fino a lui? Ha preso su di sé, per noi, la nostra morte, e non ci darà la vita sua? Per tuo amore ha subìto i tuoi mali, e non ti darà i suoi beni?
6. Come si è potuto avverare - dice - che il Verbo di Dio, dal quale è retto il mondo, per mezzo del quale sono state create, e si creano, tutte quante le cose, si costringesse nel seno di una vergine; abbandonando il mondo, senza tener conto degli angeli, si rinchiudesse nel seno di una semplice donna? E non sai considerare le verità divine. Il Verbo di Dio (mi rivolgo a te, uomo, ti parlo dell'onnipotenza del Verbo di Dio) ebbe veramente ogni potere, perché anche il Verbo di Dio è onnipotente, e di restare presso il Padre, e di giungere a noi; a mostrarsi a noi incarnato, e occultarsi nel suo mistero. Non è infatti che non esisterebbe se non si fosse incarnato. Era anteriormente alla sua incarnazione. egli stesso creò la madre sua. Elesse colei nella quale essere concepito. Creò colei che avrebbe formato lui. Perché ti meravigli? Ti parlo di Dio: Il Verbo era Dio 10.
7. Attendo ad esporre qualcosa del Verbo e forse la parola umana può in certo modo mediare qualche rassomiglianza; sebbene assai inadeguata, distanziata, senza alcun punto di raffronto, tuttavia è tale da avviare a un qualche approccio. Ecco, io ho già avuto nella mia mente la parola che vi rivolgo; si è diretta fino a te e non si è allontanata da me; ha cominciato ad essere presente in te ciò che in te non era; e si è mantenuta in me nel passare a te. Allora, come la mia parola si è fatta conoscere alla tua mente senza allontanarsi dalla mia, così quel Verbo si è fatto conoscere alla nostra mente senza allontanarsi dal Padre suo. La mia parola era in me ed è uscita in voce, il Verbo di Dio era presso il Padre ed uscì in carne. Ma posso mai io fare della mia voce quello che egli poté fare della carne sua? Non posso evidentemente trattenere la mia voce che vola; egli non solo la trattenne per nascere, vivere e operare, ma, anche morta, la risuscitò ed elevò fino al Padre quella specie di veicolo nel quale si presentò a noi. Chiamala pure veste la carne di Cristo, chiamala veicolo; e, come una volta egli si degnò alludervi, chiamala il suo giumento, poiché appunto su quel giumento sollevò l'uomo che era stato ferito dai banditi 11. Infine - ed egli stesso lo disse più apertamente - chiamala pure tempio 12; questo tempio, fatta già esperienza della morte, siede alla destra del Padre; in questo tempio verrà a giudicare i vivi e i morti. Quanto egli ci ha dato da osservare come precetto, lo ha fatto conoscere con l'esempio. Ciò che ha mostrato nella sua carne, questo devi sperare nella tua carne. Questa è la fede, tieni per certo ciò che non vedi ancora. E' necessario che ti mantenga fedele nel credere in ciò che non vedi, per non arrossire di vergogna quando avrai visto.